Sono stato eletto in una lista che si chiama “Veneti Per Schio“ che ha messo al centro della propria ragion d’essere le tematiche dell’identità veneta, sia sotto il profilo della valorizzazione culturale storica che sotto l’aspetto istituzionale con la forte promozione dei principi dell’autonomia differenziata per quanto riguarda la regione Veneto e del decentramento amministrativo per quanto riguarda gli enti comunali e gli altri enti intermedi della stessa regione.
La lista Veneti Per Schio di cui sono rappresentante in Consiglio ma di cui sono stato anche cofondatore e capolista, metteva inoltre al centro della propria proposta politica la valorizzazione delle aree collinari di Schio e un’attenzione peculiare al tema dell’ambiente.
Quest’ultimo tema con focus relativo al miglioramento della raccolta differenziata e alla gestione dell’inceneritore, guardando ad un obiettivo finale che mira a una grande integrazione di area alto vicentina che dovrebbe portare ad una concezione integrata del processo di smaltimento dei rifiuti dell’area, concepito come uno strumento di risoluzione dei problemi piuttosto che come un’opportunità di business.
In questi anni di Consiglio comunale ho cercato di portare avanti queste tematiche, devo dire peraltro trovando una grande sensibilità e fattività del Sindaco e della Giunta, che hanno cercato di perseguire con coerenza questi che erano in realtà obiettivi che accomunavano tutta la coalizione che ha vinto le ultime elezioni.
Sul finire dell’anno scorso sono stato coinvolto in questo progetto e del quale ho fin da subito condiviso le prospettive e l’entusiasmo politico dandomi un nuovo importante stimolo in vista delle elezioni amministrative che si terranno qui a Schio nel giugno del 2024.
Ho presto deciso di contribuire e partecipare attivamente alla costruzione di questa lista, del suo progetto rivoluzionario del programma attualmente allo studio del gruppo. Partecipare a una riunione è stato sufficiente a constatare la grande curiosità e l’interesse che questo gruppo di persone, variegato ed eterogeneo, sapeva e sa trasmettere, riaccendendo in me una passione che negli ultimi anni era andata via via affievolendosi e riaccendendo un vero e proprio entusiasmo.
Non solo ho ritrovato nelle idee fondanti di questa lista e nelle persone che la vanno componendo, una predisposizione e una sensibilità per i temi che ho prima descritto, ma soprattutto ho riscontrato una significativa presenza di giovani ed un modus operandi originale, dinamico e coinvolgente.
Proprio sulla presenza di giovani vorrei soffermarmi, a chiunque faccia politica da qualche anno, come nel mio caso, sarà capitato di notare come con il passare degli anni i giovani che si interessano di politica siano sempre meno e quando ne emerge uno improvvisamente viene messo come in una riserva, trattato come un panda con il timore che si possa estinguere…
Viene quasi messo sotto una teca per mostrare agli altri che in quella formazione ci sono dei giovani che si interessano di politica ma si cerca di non esporlo troppo con le sue idee, il suo modo di fare, perché non si sa mai che non “si bruci” prematuramente.
Invece in questo gruppo di lavoro ho trovato giovani con meno di trent’anni e anche meno, che hanno preso parte a tutte le discussioni senza autorecludersi nei soliti spazi tematici in cui normalmente vengono segregati, essere protagonisti di proposte in tutte le aree tematiche e perfino del modo di presentare queste proposte.
Io sono convinto che la politica in generale e la politica scledense nel caso nostro particolare abbia un bisogno peculiare di iniezione di persone giovani che però siano anche preparate e abbiano un minimo di cultura politica, cioè di quella propensione per le scienze sociali che ogni attore politico o aspirante tale dovrebbe portare dentro di sé.
Credo di poter dire che i componenti di questa lista presentano tutti questa propensione, in particolar modo proprio i giovani che brillano non per il dato anagrafico in sé stesso ma per la freschezza, l’entusiasmo e il contributo di idee che hanno portato e portano oggi alla costruzione di questa compagine e speriamo domani all’amministrazione del Comune di Schio.
In questo senso credo che questo movimento rappresenti una vera novità nel panorama politico della nostra città e non solo, una novità di cui si sentiva davvero il bisogno, in quanto assistiamo oggi, a qualsiasi livello, ad una doppia crisi: una crisi di rappresentatività e una crisi di partecipazione.
Gli organi rappresentativi non solo politici ma anche delle associazioni di categoria sono fortemente delegittimati e basta parlare con chiunque dovrebbe essere rappresentato da questi vertici per sentirlo lamentarsi di un senso di totale estraneità rispetto a chi dovrebbe rappresentarlo.
D’altro canto l’accento che in tutto l’Occidente ma soprattutto in Italia a partire dagli anni ‘90 è stato messo sulla politica leaderistica e sulla delega delle decisioni, ha portato ad un sempre maggiore disinteresse per la politica da parte della popolazione, innescando una deriva della partecipazione che è sotto gli occhi di tutti.
Ecco perché credo che sia fondamentale oggi costruire modalità di partecipazione nuove che sappiano coinvolgere tutti e soprattutto i più giovani per suscitare nuovo interesse per la cosa pubblica, per l’attività politica e per quello che alla fine è il futuro della nostra società e, quindi, di tutti quanti noi.
Piero Zancanaro